Capitolo quattordicesimo: Congedo mestruale. Rivoluzione o discriminazione?
Articolo redatto in collaborazione con Alessia Moratto, esperta in advocacy e diritti umani
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L’approvazione del disegno di legge che introduce il congedo mestruale in Spagna ha portato l’attenzione dell’opinione pubblica europea a concentrarsi su questo tema e, anche a livello politico, si è riacceso il dibattito in materia.
La Spagna è il primo paese europeo a riconoscere questo importante diritto: il congedo verrà riconosciuto alle donne che soffrono di dolori mestruali molto forti e quindi invalidanti. Per ottenerlo sarà necessario presentare al datore di lavoro un certificato medico.
Capitolo tredicesimo: Donne e abbigliamento. Chi decide cosa indossare?
Articolo redatto in collaborazione con Alessia Moratto, esperta in advocacy e diritti umani
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L’abbigliamento femminile è da sempre oggetto di conversazione e, spesso, di giudizio. In diversi ambiti e contesti le donne vengono discriminate a causa di cosa scelgono di indossare: a volte vengono giudicate per un indumento ritenuto poco coprente, altre volte per il motivo opposto. La domanda che viene spontaneo porsi è CHI sceglie cosa sia “decoroso” indossare.
Capitolo dodicesimo: Mio il corpo, mia la scelta
Articolo redatto in collaborazione con Alessia Moratto, esperta in advocacy e diritti umani
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Ogni individuo, in qualsiasi parte del mondo, dovrebbe essere libero di prendere decisioni sul proprio corpo in maniera autonoma ed indipendente. Tra queste, anche il poter accedere ad un aborto sicuro, pura questione di diritti umani.
Sono molti gli elementi che storicamente hanno influito sui vari percorsi legislativi in merito all’interruzione volontaria di gravidanza, da quelli religiosi a quelli etici, passando per quelli di natura politica e pragmatica. È altresì noto che, ancora oggi, la libertà di autodeterminazione per le donne in gravidanza è seriamente ostacolata da leggi vincolanti e costumi radicati nelle diverse culture del mondo.
Capitolo undicesimo: Ecofemminismo
Articolo redatto in collaborazione con Alessia Moratto, esperta in advocacy e diritti umani
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Secondo il vocabolario Treccani il termine ecofemminismo indica quella “corrente del femminismo che si ripropone di coniugare la difesa dei valori e dei diritti delle donne e la salvaguardia dei territori, della comunità, della biosfera, della salute”.
Questa definizione racchiude tutti i movimenti che uniscono ed esprimono, con modalità e dinamiche differenti, il legame tra femminismo ed ecologia, essi stessi termini non riducibili a mere definizioni statiche.
Capitolo decimo: Il legame (in)visibile tra crisi climatica e matrimoni infantili
Articolo redatto in collaborazione con Alessia Moratto, esperta in advocacy e diritti umani
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Le problematiche legate al cambiamento climatico sono ormai note ed ampiamente discusse da autorevoli ricercatori così come dall’opinione pubblica mondiale. Ma se è vero che generalmente ci si sofferma sugli effetti più tangibili e ad esso direttamente attribuibili, esiste un legame non così manifesto tra questo fenomeno e quello dei matrimoni precoci, conosciuti anche come matrimoni infantili.
Negli ultimi anni, infatti, numerosi studiosi hanno riscontrato un forte aumento dei matrimoni precoci tra le comunità maggiormente colpite da eventi naturali estremi.
Capitolo nono: Povertà mestruale. Una disuguaglianza di genere
Articolo redatto in collaborazione con Alessia Moratto, esperta in advocacy e diritti umani
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“É semplice: donne e ragazze hanno sia diritti umani che il ciclo mestruale. Una cosa non deve escludere l’altra.”
(Hannah Neumeyer, responsabile Diritti Umani presso WASH United)
Negli ultimi anni, anche grazie alle numerose informazioni reperibili in rete, si sente spesso parlare della cosiddetta “povertà mestruale” (dall’inglese period poverty), un fenomeno che da sempre colpisce una fetta consistente delle persone che hanno il ciclo mestruale. Tuttavia, dato il forte stigma che circonda il tema, fino a qualche tempo fa non se ne discuteva pubblicamente, e tuttora è un argomento poco gradito in molte parti del mondo.
Capitolo ottavo: Migrazioni climatiche
Articolo redatto in collaborazione con Alessia Moratto, esperta in advocacy e diritti umani
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“Quegli eventi mi hanno segnato profondamente. Avrei voluto restare e vivere in Bosnia per sempre. L’alluvione mi ha fatto pensare a cosa sarei stata in grado di offrire a mio figlio in quel villaggio bosniaco tra tre o dieci anni. È stata la ciliegina sulla torta di un lungo processo decisionale”.
Il racconto di Ana è una delle migliaia di storie di chi si trova a dover abbandonare la propria casa a seguito di eventi naturali catastrofici. In questo caso, la donna è stata obbligata a lasciare il proprio paese a causa dell’esondazione del fiume bosniaco Sava, le cui acque, nel 2014, hanno sommerso il 98% del territorio del suo comune di residenza.
Capitolo settimo: Ambientalismo intersezionale
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Durante le ultime settimane inciampo spesso nell’espressione inglese “intersectional environmentalism” e, notando l’uso della parola “intersezionale” come per la corrente femminista che si identifica tramite il sovrapporsi di varie identità e dinamiche sociali, ne cerco incuriosita la definizione.
La trovo in pochi minuti sul sito ufficiale del movimento, che definisce l’ambientalismo intersezionale come una versione inclusiva dell’ambientalismo in quanto sostiene la giustizia sociale al pari della protezione del pianeta, ritenendo che le ingiustizie che le comunità emarginate ed il pianeta subiscono siano interconnesse.
Capitolo sesto: Le donne sono l'altra metà dello sviluppo sostenibile
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Questa settimana ho deciso di approfondire un argomento che mi sta decisamente a cuore, affrontandolo in chiave adattata ai miei studi e al mio lavoro. Mi sono chiesta quale fosse il legame tra parità di genere e sviluppo sostenibile e dopo qualche ricerca, una frase in particolare ha attirato la mia attenzione: le donne sono l’altra metà dello sviluppo sostenibile. Se è vero infatti che nelle agende internazionali “on sustainable development” il raggiungimento dell’uguaglianza di genere spicca come pilastro indispensabile per un mondo più giusto, più prospero e quindi più sostenibile, e se è anche vero che negli ultimi decenni, gli sforzi di coloro che globalmente operano per livellare le differenze di genere hanno portato a risultati notevoli, non siamo ancora arrivati ad una soglia accettabile.
Capitolo quinto: Una moda troppo veloce
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Oggi tutti conosciamo ed utilizziamo il termine “fast fashion”, che il Collins Dictionary definisce come una riproduzione di abiti alla moda ad alta velocità e a basso costo. Quella moda istantanea insomma, quasi usa e getta, che consente a chiunque di esprimersi attraverso il proprio abbigliamento indipendentemente dal background sociale e dalle possibilità economiche. Ma come si è arrivati a questo tipo di produzione?
Capitolo quarto: Scienza e fake news
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Ieri, martedì 11 febbraio 2020, si è tenuto a Roma, presso il Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri, un seminario parte del ciclo di incontri denominati “I Martedì della Natura”. Ospite della giornata è stata la dottoressa Marina Baldi, ricercatrice del Consiglio Nazionale delle Ricerche presso l’Istituto per la bio-economia e specializzata in dinamica atmosferica e climatologia. La dottoressa, proprio in occasione della Giornata mondiale delle ragazze e delle donne nella scienza, ha incentrato la sua presentazione sul tema maggiormente discusso in ambito scientifico in questi ultimi anni, quello del cambiamento climatico.
Capitolo terzo: I settori più inquinanti al mondo. Una classifica scomoda
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Incuriosita dal conoscere le classifiche dei settori maggiormente inquinanti a livello mondiale, e ricercando quindi i principali produttori di emissioni di gas a effetto serra, ho rilevato che è facile imbattersi in stime divergenti, perché le suddivisioni possono essere effettuate in modi differenti.
Analizzando il settore dell’elettricità, ad esempio, a fini statistici esso potrebbe essere inglobato in altri settori comprendenti attività umane, come i trasporti, l’industria ed il residenziale. Ma non volendo complicare troppo il discorso, limitiamoci ad analizzare ogni settore a sé stante, riassumendo i dati disponibili online.
Capitolo secondo: Un nemico da battere
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Si dice che per battere il proprio nemico bisogna prima conoscerlo. Una volta conosciuto ho capito che non era lui l’avversario da sconfiggere.
Nella storia, la parola sviluppo è stata spesso sinonimo di ricerca ed innovazione, con un apice senza precedenti nel periodo in cui l’esponenziale crescita demografica ha dovuto fare i conti con la scarsità di risorse naturali. Una fase in cui, senza preoccuparsi troppo delle conseguenze, scienziati e ricercatori di tutto il mondo hanno iniziato una nuova corsa all’oro. Stavolta però si trattava di un oro più economico, ma così duraturo da essere quasi indistruttibile: la plastica.
Capitolo primo: Il cambiamento climatico in quattro punti
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Dati di fatto. Sono questi di cui siamo inevitabilmente a corto quanto si intavolano discussioni su materie scientifiche di cui spesso conosciamo poco o nulla. Quando poi di un tema se ne sente parlare per anni, da fonti più o meno autorevoli, è normale che il nostro cervello crei un database confuso, colmo di deduzioni ed ipotesi probabilmente poco attendibili.
Se dovessimo scegliere un argomento sul quale si discute senza sosta e su cui, eccezionalmente, gli scienziati di tutto il mondo sono in accordo, non potrebbe che essere il cambiamento climatico. Ed allora, per iniziare a comprendere meglio gli eventi alla base delle grandi catastrofi naturali che flagellano varie regioni del mondo, ecco un breve riepilogo di cosa sta accadendo sul nostro pianeta. Dati di fatto, spiegati dalla National Aeronautics and Space Administration, meglio conosciuta come NASA.
Capitolo zero: Un passo alla volta
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Ogni storia ha bisogno di un punto di partenza. Di un incipit sufficientemente intrigante da permettere al lettore di addentrarsi nelle vicende narrate. Ma se del soggetto al centro del racconto ne avesse già sentito parlare in abbondanza, in maniera disconnessa, spesso confusa, cinica e difficilmente approcciabile? Con ogni probabilità sceglierebbe un nuovo romanzo. A meno che il libro promettesse di affrontare l’argomento in maniera del tutto nuova, lineare e semplice.
Il nostro proposito per trattare il tema della sostenibilità è questo.
E per rispettarlo partiremo dalle basi. Perché per comprendere al meglio le problematiche attuali, bisogna conoscerne le radici.